Breve storia del divismo cinematografico

Breve storia del divismo cinematografico


pp.208, 2° ed.
978-88-317-9299-8
Perché un attore diventa un divo? Quali sono i meccanismi di empatia con lo spettatore e come si prolungano fuori dallo schermo?
Tra notizie biografiche di grandi star e analisi sui modelli, sulle forme di comunicazione e i processi mediatici il libro ci guida nel mondo complesso dei fenomeni divistici legati al cinema.
Dagli anni in cui Marlene Dietrich o Rodolfo Valentino, Marlon Brando o Marilyn Monroe erano oggetto di venerazione collettiva, fino al cowboy di Hollywood presidente degli Stati Uniti e al terminator governatore della California, il ruolo e la presenza dei divi nella nostra cultura oggi risultano più considerevoli che mai.

Autore

 è professoressa ordinaria presso il Dipartimento di eccellenza SAGAS (Storia, Archeologia, Geografia, Arte, Spettacolo) dell’Università degli Studi di Firenze, dove insegna Storia del cinema e Cinema italiano, coordina il dottorato di ricerca in Storia delle arti e dello spettacolo (Università di Firenze, Pisa e Siena) e presiede il corso di laurea triennale DAMS. Studia il contributo reso al cinema dagli attori, gli stili di recitazione e i fenomeni divistici, con preciso riferimento al periodo muto e contemporaneo, oltre che al contesto italiano all’interno del quale indaga le relazioni fra la storia del cinema e la storia delle donne. Per Marsilio ha pubblicato Breve storia del divismo cinematografico (2007), I protagonisti. La recitazione nel film contemporaneo (2013) e L’attore in primo piano. Nascita della recitazione cinematografica (2016), Premio Limina 2017 per il miglior libro italiano di studi sul cinema.